Probabilmente era l’esasperazione dell’attesa, probabilmente era solo perché aveva bevuto un po' troppo e Dean era sparito chissà dove, ma quando quel ragazzo gli disse “Sono come te”, Sam lo abbracciò senza alcuna motivazione apparente.

Era un po' più basso di lui, aveva i capelli neri - con questo lungo ciuffo - e sorrideva in maniera strana, ma ( Read more... )

Guardi giù dal balcone; l’aria fresca che ti accarezza i capelli è piacevole e ti aiuta a schiarirti le idee - almeno ti sembra che l’albero davanti a te abbia smesso di girare, il che è una grande conquista.

Senti ancora il sapore dolciastro dell’ultimo cocktail accarezzarti la lingua, non ricordi cosa fosse, non ricordi nemmeno quando l’hai ( Read more... )

Senti la birra che scivola lungo la tua gola; il suo sapore acre si mescola a quello forte del whisky e in poco tempo non capisci più nulla.

La vista ti si appanna e il mondo ridiventa un posto vivibile.

Cammini, barcollando, per le strade di New York; una New York salva e di cui tu non sei presidente; una New York che hai salvato, che ha ( Read more... )

Peter non era sicuro di cosa volesse fare. Sentiva semplicemente di dovere fare qualcosa, perché questa rabbia sorda che lo mangiava da dentro doveva essere liberata.

Depressione. Depressione. Aveva detto così Nathan, davanti a tutti - davanti a Simone - senza la minima traccia di rimpianto nella voce, senza il minimo senso di colpa. Senza nulla. ( Read more... )

Sakura ride.

Naruto e Sasuke stanno litigando, una cosa poco seria, e continuano a guardarsi in cagnesco. Naruto accusa Sasuke di aver costretto tutte le ragazze a comprargli la cioccolata e Sasuke continua a sbuffare “Dobe” tra una frase del biondo e l’altra.

Sakura è messa un po' in disparte, ma non se ne cura, loro continuano a battibeccare e ( Read more... )